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L’albero sacro…

L’olivo produce un tipo di legno molto robusto e di alta qualità. Il suo colore varia da color crema fino al rosa e al nero. Gli alberi delle olive vengono abbatutti quando non possono essere più raccolti. La maggior parte del legno viene dalla rifilatura che è fondamentale per lo sviluppo dell’albero.
L’albero sacro d’oliva è collegato con la storia greca per più di 3000 anni. 
Un ramo d’ulivo fu il premio per il vincitore delle Olimpiadi nell’antichità. 
L’ ulivo, l’albero più emblematico nella storia umana, è stato usato per simbolizzare la pace, l’armonia, il benessere, la bellezza, la longevità, la cura. 
La conservazione corretta del legno significa che potete godere questo prodotto unico, artigianale, di grande valore estetico per una vita.
Per ulteriori dettagli.

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Il Miele e la sua storia…

La storia del miele iniziò dagli antichi anni, dove si trattava di un prodotto naturale e sano,elemento necessario della nutrizione e no come un’integratore alimentare.
Nel territorio greco la scoperta più vecchia viene dalla zona della Tessaglia è più specifico a Sesklo. Si tratta di un utensile probabilmente per l’affumicamento delle api nel periodo neolitico(4500-3300 AC). Gli antichi greci hanno dato dimensioni leggendarie al miele siccome fu collegato con i dei. L’hanno usato per uso medico e lo troviamo nei testi antichi di Ippocrate dove si riferiscono alle proprietà benefiche. Ippocrate usò prodotti di miele come il “melikriton” (miele con acqua) e l’ “oximeli”(miele con aceto) per alleviare pazienti con malattie acutePitagora si accorse che il miele elimina la stanchezza e dopo un impegno intellettuale oppure manuale un po’ di miele rinforza l’ organismo afflitto. Un esempio tipico sono gli educatori Spartani che si sono ritirati per un mese con i soldati adolescenti sulla montagna di “Taigetos” e mangiavano solo miele (mese di miele). La persona più antica nel settore dell’ apicoltura fu Aristaios, figlio di Apollona e di Cirine. Pindaro e Esiodo riferiscono che Aristaios fu relatore sulle colture delle api, dell’uva e dell’ oliva. Quando Aristaios era nato Ermes l’ha portato a Gaia e alle Ore per essere cresciuto da loro. Loro addirittura gli gocciolavano il nectar e l’ambrosia per farlo immortale. Dalle Ninfe ha imparato fra l’altro anche l’apicoltura che lo caratterizza maggiormente. Aristaios e l’ape diventeranno i simboli caratteristici dell’isola Kea e verranno raffigurati sulle monete dell’epoca. Nella Odyssey é citato il “Melikraton”( K-19) dove era una miscela di miele e latte e lo bevevano come una bevanda speciale. Inoltre nella Odyssey è menzionato che le figlie orfane di Pindaro sono state nutrite da Afrodite con formaggio-miele e vino ( Y-168). Isiodo si riferisce a “Sivlous” che attribuisce agli alveari di quell’epoca. Erano alveari fabbricati dagli uomini per l’allevamento apicolo. A Creta durante gli scavi a Faistos erano scoperte alveari di terracotta dall’ epoca minoica(3400 AC) molto più vecchia dall’epoca di Omero. Nello stesso periodo appartiene la collana d’oro che rappresenta il complesso delle due api, che portano un favo che viene da un alveare di terracotta. Inoltre c’è un altro gioiello d’oro che ha la forma dell’ape dove è stato scoperto a Cnosso.
Le opere scritte di Aristotele( 322 AC) hanno costituito un passo di importanza nel settore di apicoltura nella Grecia antica ma anche da ogni parte del mondo civile. L’esistenza però delle aziende apicole si trova anche nel periodo prima di Aristotele dove l’apicoltura era organizzata in livello avanzato. Ci fu addirittura anche una regola che determinò la distanza tra gli apiari ( Plutarco: La vita di Solone). Lo sviluppo dell’apicoltura non fu limitata solo nell’Attica ma quasi su tutto il territorio greco, Centrale e sulle isole greche e in più nelle colonie.
Gli Egizi antichi usarono prodotti terapeutici a base di miele. Si riferisce fra l’altro anche a una pomata di miele per la ferita della circoncisione, un elemento che indica che conoscevano gli effetti di miele contro le infezioni. Inoltre anche la regina Cleopatra usò dei cosmetici a base di miele. Secondo la mitologia egiziana quando il dio Ra pianse e le sue lacrime sono cadute per terra, sono diventate delle api. Inoltre offrivano come dono ai dei il miele per dimostrare la loro dedicazione. Nel XII secolo a.C. Ramsis II offrì 15 tonnellate di miele al dio del Nilo mentre contenitori di miele furono seppelliti con i morti come cibo per l’aldilà. Quantità di miele sono state scoperte nella tomba di Tutankhamon. Una leggenda vuole la salma di Alessandro Magno seppellita dentro una bara di puro vetro piena di miele per mantenersi fino al punto di sotterramento. Il miele greco si considera tra uno dei migliori in livello mondiale perché accetta meno elaborazioni rispetto agli altri paesi e poiché è identificato completamente e sono anche note le sue caratteristiche può essere verificato per la sua purezza e la sua autenticità.

Vari tipi di Miele

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Tipi di Miele

Miele di Castagno

Il castagno tranne i frutti nutrienti concorre anche alla produzione di un miele speciale e particolare. Il suo colore ambrato scuro e il suo sapore forte lo fanno particolare tra i vari tipi di miele e aff ascina chiunque lo assaggia. Il sapore pepato, meno dolce da quello che siamo abituati, leggermente amaro nel retrogusto. Quello che caratterizza il castagno è che anche una piccola percentuale è abbastanza per coprire qualsiasi altra varietà di miele. La concentrazione bassa di glucosio è la causa che la cristallizzazione è molto lenta, ci vogliono 1,5-2 anni. Si raccoglie durante l’estate.È ricco in minerali e oligoelementi,contiene un’alta percentuale di carboidrati,principalmente fruttosio rendendolo ideale per gli atleti. Quello che è davvero unico è il fatto che ha un’elevata concentrazione delle polline impalpabili che conferisce a un valore nutrizionale e un gusto intenso. Si considera che contribuisce nella buona circolazione del sangue e ha caratteristiche cicatrizzanti. Allevia i sintomi dell’ influenza e di dissenteria . Inoltre ha un’azione antibatterica e antimicrobica contro i microorganismi come lo stafilococco e l’Helicobacter pylori.

Miele di Quercia

La quercia è un albero alto e centenario. Lo troviamo sia in montagna che in pianura. Il suo miele ,è miele di melata,è scuro,quasi nero e poco liquido con un sapore forte e deciso. Per tanti anni era sottovalutato ma fortunatamente nei nostri tempi ha trovato il posto che si merita, guadagnando sempre di più nuovi fan,soprattutto coloro che amano i gusti intensi. Si raccoglie durante l’estate e non si cristallizza. È noto per le sue azioni antiossidanti, è ricco di potassio,magnesio,fosforo,ferro e sodio. Inoltre aiuta ai disturbi gastrici, alla stanchezza ed all’influenza. Si considera come un miele di altissimo valore nutrizionale.

Miele di pino

Rappresenta il 65% della produzione totale di miele in Grecia. Si considera uno dei più saporiti mieli ma anche con un elevato valore nutrizionale. Si caratterizza come miele di melata e più specificamente viene dall’insetto Marchalina Hellenica. Il colore del miele ha diverse sfumature dallo scuro giallo al chiaro marrone in base alla stagione della produzione. Non è abbastanza dolce perché ha bassa concentrazione di zuccheri e di glucosio. È ricco di minerali e oligoelementi ( potassio,ferro, zinco, rame). Ha azione antinfiammatoria e antisettica e inoltre tiene sotto controllo l’influenza e la tosse. Il miele di pino della Grecia si considera come il migliore in livello mondiale.

Miele di abete

Non è raccolto dai fiori ma da una melata (resina) che producono microorganismi sul tronco di abete nero. La sua grande densità lo fa diventare abbastanza viscoso. Il suo colore varia dallo scuro o chiaro rosso fino al nero in base alla zona da cui proviene. Si riconosce per il suo gusto delicato. Non si cristallizza mai ,come il miele di pino grazie alla bassa concentrazione degli zuccheri. Inoltre si caratterizza come superfood perché ha caratteristiche favorevoli e un tenore di metalli, degli oligoelementi e degli aminoacidi. In più è ricco di vitamine di complesso B. Tra le sue proprietà incontriamo il combattimento delle infiammazioni e delle infezioni, il suo effetto tonificante sull’ organismo aiuta l’ insonnia e allevia il mal di gola.

Miele di timo

Si considera come un miele di alta qualità e uno dei più notevoli/ diffusi mieli della Grecia perché si tratta del 10% della produzione totale del paese. Ha una colorazione ambrata e lucida. Il suo gusto è dolce ha una concentrazione elevata di fruttosio mentre il suo aroma è intenso e particolare. Fa parte dei mieli dei fiori ma é abbastanza resistente in cristallizzazione. Si cristallizza entro 6-18 mesi. Ha azione antiossidante, antinfiammatoria e antisettica. Contribuisce in modo significativo alla terapia dei problemi del sistema digestivo e respiratorio. Inoltre include una percentuale alta di polline, rendendolo importante come superfood. Rafforza l’organismo umano e mantiene la mente lucida.

Miele di arancio

L’arancia è uno dei più saporiti agrumi aromatici. Assaggiandolo scopriremo una delizia di profumi e di colori. Il suo sapore è dolce e prezioso e lo fa molto piacevole ai bambini. Il suo colore è giallo e lucido. Si Cristallizza velocemente,entro 1-3 mesi per questo dovrebbe essere consumato a breve e dovrebbe essere conservato in posto fresco e asciutto. La cristallizzazione è una procedura naturale che si occorre quando il miele é puro e non preparato e non influenza la qualità. È ricco di vitamina C ma anche di vitamina B. Include dei oligoelementi e metalli, degli amminoacidi ed enzimi. Ha un’azione antiossidante e antinfiammatoria. Ha un effetto positivo nel sistema cardiaco e aiuta l’organismo contro i microorganismi patogeni. Inoltre il miele di arancia si usa più di tutti gli altri per la preparazione dei prodotti cosmetici.

Miele di fiori

Il miele di fiori si produce dal nettare dei fiori. Contiene polline che vengono da diversi fiori e tante varietà in proporzioni variabili. Il suo colore, il suo gusto ma anche le sue proprietà variano dai nèttari dei fiori che portano all’alveare. In generale il suo gusto è tenero e delicato, mentre il colore è lucido. È apprezzato per le sue proprietà ricostituenti e benefiche. Aiuta il benessere digestivo e ha azione antiossidante e antibatterica. Si considera come uno dei migliori succedanei dello zucchero.Si Cristallizza molto presto, entro 5-10 mesi poiché contiene una percentuale molto elevata di zucchero.

Il Miele e la sua storia…

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La storia dell’oliva…

La storia dell’oliva iniziò circa 7000 anni fa e fu strettamente legata con la quotidianità e le abitudini della vita del Mediterraneo. Il bacino del Mediterraneo si considera dagli storici come il locale che furono apparsi gli alberi d’oliva. I Greci furono il primo popolo che coltivarono le olive nell’ ambiente mediterraneo.
L’oliva si unì ai greci sia durante i periodi normali che durante i periodi della povertà.
É un albero benedetto, un dono della natura inestimabile che é associato con la storia greca e la sua cultura.
Secondo la mitologia l’oliva fu l’albero sacro della città d’Atene che fu stato offerto agli Atenei dalla dea Atena quando c’era il conflitto con il dio Poseidone per chi sarà il patrono della città. I cittadini ritennero che l’oliva è più preziosa dall’acqua salata che fu il dono di Poseidone.
Gli antichi Greci considerano che le olive sono il simbolo della virtù, della benignità e della gentilezza. Il frutto d’olivo simbolizzò la sapienza ,la salute, il benessere e la bontà.
Il ramo d’olivo rimane fin da oggi il simbolo della pace mentre l’unico premio per il vincitore dei giochi Olimpici era “il kotinos”, un serto d’olivo.

È noto anche l’utilizzo dell’olio di oliva per motivi terapeutici. Ippocrate lo descrisse come il “medicinale perfetto” mentre Omero lo caratterizzó come il “liquido d’oro”. É ricco di acidi grassi monoinsaturi, di fenoli, di vitamina E e dello squalene. É stato dimostrato in base scientifica il suo effetto antiossidante, cardioprotettivo e la sua azione antinfiammatoria. Inoltre il suo valore è legato con la dieta mediterranea che è già riconosciuta in livello internazionale.