La storia del miele iniziò dagli antichi anni, dove si trattava di un prodotto naturale e sano,elemento necessario della nutrizione e no come un’integratore alimentare.
Nel territorio greco la scoperta più vecchia viene dalla zona della Tessaglia è più specifico a Sesklo. Si tratta di un utensile probabilmente per l’affumicamento delle api nel periodo neolitico(4500-3300 AC). Gli antichi greci hanno dato dimensioni leggendarie al miele siccome fu collegato con i dei. L’hanno usato per uso medico e lo troviamo nei testi antichi di Ippocrate dove si riferiscono alle proprietà benefiche. Ippocrate usò prodotti di miele come il “melikriton” (miele con acqua) e l’ “oximeli”(miele con aceto) per alleviare pazienti con malattie acutePitagora si accorse che il miele elimina la stanchezza e dopo un impegno intellettuale oppure manuale un po’ di miele rinforza l’ organismo afflitto. Un esempio tipico sono gli educatori Spartani che si sono ritirati per un mese con i soldati adolescenti sulla montagna di “Taigetos” e mangiavano solo miele (mese di miele). La persona più antica nel settore dell’ apicoltura fu Aristaios, figlio di Apollona e di Cirine. Pindaro e Esiodo riferiscono che Aristaios fu relatore sulle colture delle api, dell’uva e dell’ oliva. Quando Aristaios era nato Ermes l’ha portato a Gaia e alle Ore per essere cresciuto da loro. Loro addirittura gli gocciolavano il nectar e l’ambrosia per farlo immortale. Dalle Ninfe ha imparato fra l’altro anche l’apicoltura che lo caratterizza maggiormente. Aristaios e l’ape diventeranno i simboli caratteristici dell’isola Kea e verranno raffigurati sulle monete dell’epoca. Nella Odyssey é citato il “Melikraton”( K-19) dove era una miscela di miele e latte e lo bevevano come una bevanda speciale. Inoltre nella Odyssey è menzionato che le figlie orfane di Pindaro sono state nutrite da Afrodite con formaggio-miele e vino ( Y-168). Isiodo si riferisce a “Sivlous” che attribuisce agli alveari di quell’epoca. Erano alveari fabbricati dagli uomini per l’allevamento apicolo. A Creta durante gli scavi a Faistos erano scoperte alveari di terracotta dall’ epoca minoica(3400 AC) molto più vecchia dall’epoca di Omero. Nello stesso periodo appartiene la collana d’oro che rappresenta il complesso delle due api, che portano un favo che viene da un alveare di terracotta. Inoltre c’è un altro gioiello d’oro che ha la forma dell’ape dove è stato scoperto a Cnosso.
Le opere scritte di Aristotele( 322 AC) hanno costituito un passo di importanza nel settore di apicoltura nella Grecia antica ma anche da ogni parte del mondo civile. L’esistenza però delle aziende apicole si trova anche nel periodo prima di Aristotele dove l’apicoltura era organizzata in livello avanzato. Ci fu addirittura anche una regola che determinò la distanza tra gli apiari ( Plutarco: La vita di Solone). Lo sviluppo dell’apicoltura non fu limitata solo nell’Attica ma quasi su tutto il territorio greco, Centrale e sulle isole greche e in più nelle colonie.
Gli Egizi antichi usarono prodotti terapeutici a base di miele. Si riferisce fra l’altro anche a una pomata di miele per la ferita della circoncisione, un elemento che indica che conoscevano gli effetti di miele contro le infezioni. Inoltre anche la regina Cleopatra usò dei cosmetici a base di miele. Secondo la mitologia egiziana quando il dio Ra pianse e le sue lacrime sono cadute per terra, sono diventate delle api. Inoltre offrivano come dono ai dei il miele per dimostrare la loro dedicazione. Nel XII secolo a.C. Ramsis II offrì 15 tonnellate di miele al dio del Nilo mentre contenitori di miele furono seppelliti con i morti come cibo per l’aldilà. Quantità di miele sono state scoperte nella tomba di Tutankhamon. Una leggenda vuole la salma di Alessandro Magno seppellita dentro una bara di puro vetro piena di miele per mantenersi fino al punto di sotterramento. Il miele greco si considera tra uno dei migliori in livello mondiale perché accetta meno elaborazioni rispetto agli altri paesi e poiché è identificato completamente e sono anche note le sue caratteristiche può essere verificato per la sua purezza e la sua autenticità.
